4 Gennaio 2017 | 12:07 CET | Pubblicità

Partendo dal presupposto che e’ possibile operare una riparazione in garanzia anche tramite l’utilizzo di pezzi di ricambio rigenerati puo’ capitare il caso che si ripresenti il guasto prima dei due anni e in questo caso poi possono sorgere diatribe fra cliente e riparatore.
La casistica e’ la seguente:
- Auto in garanzia, utilizzo dei pezzi di ricambio originali nuovi: l’autoriparatore deve garantire una garanzia sulla riparazione di 2 anni come se il tutto fosse nuovo (ma solo sulla parte riparata non sull’intera auto!).
- Auto in garanzia, utilizzo di pezzi di ricambio originali rigenerati: come nel caso precedente l’autoriparatore deve garantire una garanzia di 2 anni. Deve inoltre informare il cliente che e’ stato fatto uso di pezzi di ricambio originali rigenerati.
- Auto in garanzia, utilizzo di pezzi di ricambio non originali: l’ultilizzo di pezzi di ricambio non originali o non approvati dalla casa madre fa decadere in ogni caso la garanzia.
- Auto non in garanzia, utilizzo di pezzi di ricambio non originali: il riparatore, se non ha fornito lui i pezzi di ricambio, ha la responsabilita’ per quanto riguarda la manodopera per 2 anni. Se il pezzo e’ stato fornito dal cliente la garanzia sul pezzo non originale dovra’ essere garantita da chi ha venduto il pezzo di ricambio.
- Auto non in garanzia, utilizzo di pezzi di ricambio originali rigenerati: il riparatore deve fornire una garanzia di 2 anni per quanto riguarda la manodopera mentre puo’ fornire non meno di 1 anno per quanto riguarda la garanzia per il pezzo di ricambio ricondizionato (ma deve essere scritto nel contratto, se non specificato automaticamente la garanzia e’ di 2 anni).
- Auto non in garanzia, utilizzo di pezzi di ricambio originali nuovi: il riparatore deve fornire una garanzia di 2 anni sulla riparazione e sui pezzi di ricambio che ha impiegato.
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