Home / Articoli / Pezzi di ricambio rubati? Fate attenzione!







Quando si presenta un guasto dell’auto fuori dal periodo di garanzia offerto dalla casa madre e cioe’ quando l’automobile ha sulle spalle gia’ qualche anno di utilizzo si rende necessario ridurre al minimo i costi di riparazione anche tramite l’utilizzo di pezzi di ricambio usati. Non ci sono problemi se i pezzi vengono reperiti tramite i canali ufficiali (forniti dalla casa madre o da officine che rigenerano tali componenti) ma puo’ sorgere qualche problema nel caso vengano recuperati tramite canali secondari che sono soggetti a minori controlli (ad esempio internet, siti di aste etc etc). Molto spesso infatti le auto che vengono rubate non finiscono per intero sul mercato ma vengono smontate per rivenderle come pezzi di ricambio (il cui valore singolo e’ sicuramente piu’ alto di quello dell’auto assemblata). Si puo’ pertanto incorrere nel caso di acquisto di ricambi rubati.

 

Secondo la cassazione l’utilizzatore finale, anche se e’ consapevole che non si tratti di prodotti originali non incorre in alcuna responsablita’ di tipo penale ma al massimo di una sanzione amministrativa. Da cioe’ deriva il fatto che per l’utente normale il rischio e’ praticamente nullo ma c’e’ la possibilita’ che il costo di difesa + il costo del ricambio in caso di contestazione vanifichi tutto il risparmio che c’e’ stato. Consigliamo quindi di verificare, per quanto possibile, la provenienza dei pezzi di ricambio.

 

La posizione piu’ delicata e’ quella del rivenditore: c’e’ la possibilita’ che se se li acquista in canali non ufficiali che venga accusato del reato di ricettazione. Tuttavia il commerciante deve avere consapevolezza del fatto che il pezzo non e’ di provenienza lecita cosa che non sempre e’ verificabile se non per via indiretta (un pezzo di ricambio usato costa normalmente 100 e viene proposto lo stesso pezzo al prezzo di 10, totalmente fuori mercato).

 

Se a fare l’acquisto e’ il meccanico e viene fatto in buona fede (e va dimostrata)  resta comunque la base del processo penale ma si configura il reato di incauto acquisto con ovviamente meno resposabilita’ a livello penale rispetto al reato di ricettazione.

 


 

Vale una regola generale: se il prezzo e’ troppo basso da non sembrare vero o e’ una truffa o e’ qualcosa di dubbia provenienza. Affidatevi sempre ad autoriparatori e autodemolitori seri e vedrete che non avrete mai problemi.

 


Esprimi il tuo gradimento riguardo l'articolo "Pezzi di ricambio rubati? Fate attenzione!" con un voto: